Quando si deve effettuare un intervento di ristrutturazione di un edificio è importante verificare in quale zona sismica ricade: le zone 1 e 2 sono ad alto rischio sismico, la zona 3 a medio rischio e la zona 4 a basso rischio sismico. Per evitare danni agli edifici e alle persone è opportuno rendere sicuri gli edifici in caso del verificarsi di terremoti o altri eventi calamitosi. Tutti gli edifici risalenti prima degli anni '70 in caso di ristrutturazione avrebbero bisogno di consolidamento strutturale poiché le prime normative antisismiche sono state emanate dal 1971 Legge 1086 (Norme per la disciplina delle opere di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso, ed a struttura metallica) e la Legge 64/1974 (Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche). A seconda delle tipologie di solai, negli interventi di ristrutturazione, l'obiettivo è quello di realizzare interventi tali da ottenere il comportamento scatolare dell'edificio. In particolare, negli interventi di ristrutturazione degli edifici in muratura, i solai hanno un ruolo fondamentale per il consolidamento antisismico del fabbricato, grazie alla formazione della cerchiatura perimetrale che evita il ribaltamento delle pareti e alla formazione della soletta collaborante interconnessa al solaio esistente che crea un piano rigido. L'efficace collegamento tra i solai e le pareti è indispensabile per assicurare la continuità strutturale degli elementi portanti dell'edificio: il solaio ha il compito di ridistribuire al meglio le forze orizzontali sulle pareti, formando un piano rigido che evita il ribaltamento. La ditta, utilizzando un nuovo sistema di consolidamento statico e antisismico che si realizza con Perimetro Forte, grazie all'efficace collegamento solaio-pareti, attraverso la formazione della cerchiatura perimetrale indispensabile per far conseguire all'edificio il comportamento scatolare.